Parvovirus

La parvovirosi canina (sCanine parvovirus, CPV) è una malattia infettiva di origine virale, nota come gastroenterite emorragica (e miocardite) trasmissibile nei cani.

La malattia è causata dal parvovirus canino di tipo 2 (CPV-2), per distinguerlo dal parvovirus 1 (CPV-1), responsabile di mortalità neonatale nei cuccioli; Si conoscono 3 sottotipi: CPV-2a, 2b, 2c.

Il virus in causa possiede una stretta correlazione antigenica e genomica (> 95 %) con il virus della Panleucopenia Felina (Feline panleukopenia virus, FVPV), dal quale si ritiene sia derivato per mutazione. Il virus è altamente contagioso e viene escreto nelle feci e nei fluidi corporei, saliva, vomito ed urina.

E’ molto resistente nell’ambiente e può sopravvivere anche fino ad un anno.

L’infezione avviene per via oro-fecale, tramite il contatto diretto con le feci di cani infetti o indirettamente mediante l’esposizione all’ambiente o oggetti contaminati, come può verificarsi nei canili attraverso lettiere, ciotole o persino attraverso il personale che accudisce i cani. I più esposti sono i cuccioli non vaccinati, di età inferiore a sei mesi.

Il virus è specifico dei cani ma occasionalmente anche i gatti possono infettarsi.

CPV 2 colpisce e distrugge gli eritrociti delle cripte intestinali, provocando una severissima enterite emorragica, causando febbre, anoressia, vomito e diarrea incoercibile.

La morte avviene per grave ipertermia associata alla disidratazione.

* Licenze di brevetto WO 00/28082, WO 01/34790, WO 01/77317, WO 02/24902, WO 01/34838 ** Brevetto per invenzione industriale n. 0001425753 del 09.11.2016